Blog dedicato allo stile di vita. Notizie dal mondo, notizie, tutto su programmi TV, cultura, tecnologia, politica, attualità

Nuova società di videogiochi mira a sviluppare giochi terapeutici

Nuova società di videogiochi mira a sviluppare giochi terapeutici

By daniele

Il fondatore di Devolver Digital, Mike Wilson, sta collaborando con l’esperto di dispositivi medici Ryan Douglas per lanciare DeepWell Digital Therapeutics, una nuova società di videogiochi che svilupperà videogiochi terapeutici.

La nuova società aiuterà anche le società esterne a identificare i videogiochi già esistenti che hanno un valore terapeutico, affermano i fondatori.

Gli strumenti basati sui videogiochi, secondo una ricerca, possono aiutare a trattare condizioni come la depressione. Obiettivo di DeepWell Digital Therapeutics sarà quello di basarsi su questi studi.

  1. Deepwell: “Vogliamo videogiochi che siano terapeutici, ma anche coinvolgenti”

Spesso la maggior parte dei videogiochi che vengono usati come terapia, sono stati dapprima pensati proprio per essere usati come terapia.

DeepWell però vuole andare ancora più a fondo: vuole sviluppare videogiochi che siano sì terapeutici, ma anche coinvolgenti e gradevoli dal punto di vista estetico:

“I nostri sviluppatori hanno già capito come portare un livello di coinvolgimento in questi prodotti e convincere così le persone a giocarli con un grado di intensità che, dal profilo medico tradizionale, sarebbe impossibile da ottenere” ha dichiarato Douglas. “Il divertimento è davvero la cosa più terapeutica.”

  • I primi videogiochi terapeutici? Erano già apparsi nel 2012

I videogiochi terapeutici non sono una novità: i primi esemplari, difatti, sono apparsi già nel 2012 e sono stati salutati come il futuro della medicina da molti esperti del settore.

A differenza dei farmaci e dei percorsi terapeutici tradizionali, sono strumenti più accessibili e più facili da usare, che potrebbero portare cure nelle case delle persone.

La Food and Drug Administration (FDA), nel 2020, ha approvato il primo videogioco su prescrizione, autorizzato a curare i bambini affetti da deficit dell’attenzione. 

L’agenzia ha anche autorizzato una manciata di altre terapie digitali negli ultimi anni e l’industria ha ottenuto una spinta notevole durante la pandemia di Covid-19, quando la FDA ha permesso alle aziende di commercializzare prodotti per la salute digitale senza passare attraverso il normale processo di revisione. 

DeepWell ha in programma di sviluppare i propri giochi interni che lavorino sulla salute mentale. Ne ha già in fase di progettazione uno che, secondo le prime stime, dovrebbe uscire nel 2023. 

  • Gli altri progetti futuri di DeepWell

L’azienda però ha anche l’obiettivo di aiutare i produttori di videogiochi senza un focus specifico sulla salute a identificare i giochi che potrebbero giovare al benessere mentale delle persone. 

Nei fatti, DeepWell cercherebbe di vedere se, nel gioco esistente o in fase di sviluppo, ci sono parti in cui il giocatore deve fare scelte in modi che potrebbero sovrapporsi alle tecniche utilizzate nella terapia cognitivo comportamentale. 

Ciò potrebbe aiutare a capire se, all’interno del videogioco stesso, ci sono modi sensati per chiedere al giocatore di respirare, per esempio, oppure di pensare in un certo modo per aumentare il potenziale terapeutico. 

“Non rendiamo necessariamente il videogioco terapeutico. I videogiochi sono terapeutici” ha precisato Douglas. “E possiamo fornirli come terapia.”

 

Syrus