Cosa non staccare per risparmiare elettricità

16 Gennaio 2023
Anche se si sta cercando man mano di tornare alla normalità, non possiamo negare che la presenza d’una semplice soluzione che risparmierà il 5% delle bollette su migliaia di persone sul suolo Italiano non è comunque una delle notizie più allegre. Cercare di risparmiare corrente è perciò sempre una priorità, ed è importante farlo nel modo più intelligente possibile. Per certi, questa soluzione sta semplicemente nello staccare tutto quello che viene ritenuto come utilizzo occasionale e temporaneo, finendo però per creare più problemi ed eventualmente consumare anche più elettricità.
Quali sono quei prodotti che non vanno mai rimossi? Ecco qualche idea, e cosa di può fare invece per rimediare al problema.
- Decoder or Box TV
E’ ormai noto che i decoder ed i Box TV tendono a consumare energia in maniera continuata, ma questo è vero solo per i modelli che non vanno in Stand-by quando richiesto. Staccare la corrente prolunga solamente l’avvio e può anche far perdere le impostazioni nei modelli più semplici, perdendo potenzialmente canali difficili da sincronizzare.
Usate invece una TV con un decoder incluso, oppure cambiate Decoder con uno opportunatamente meno consumista.
- Router o Model ADSL/Fibra
Un prodotto che è sempre acceso 24 ore su 24 è il Router, un dispositivo che permette al nostro PC e Smartphone di rimanere connessi alla rete. Queste condizioni non sono sicuramente problematiche per la bolletta, eccetto che esistono prodotti come Router per Gaming o per un esteso segnale Wi-Fi (4 – 7 antenne) che hanno bisogno d’un alimentazione elevata. Sta bene perciò spegnere il tutto durante la notte, vero?
Così come il Decoder per la TV, spegnere il Router durante la notte comporta solo un rallentamento nel sincronizzare nuovamente il dispositivo con il mondo esterno, e forza altri prodotti come il nostro Smartphone ad usare la connessione dati – consumando più energia per sé stesso, ed ovviamente usando anche i nostri Giga.
Meglio perciò lasciarlo acceso oppure passare ad un prodotto più aggiornato e che consuma di meno di conseguenza.
- Caldaia elettrica
Ora, l’acqua in genere è diversa per ogni città, il che mette sempre una sorta di dedita curiosità che riguarda la quantità di calcare o di altre sorprese che sono in serbo del nostro rubinetto. Ciò non è un grande problema per la caldaia, il quale giustamente riscalda il contenuto e lo elimina propriamente. Alcune hanno persino delle opzioni aggiuntive per far in modo di igienizzare ulteriormente ciò che è presente all’interno del contenitore!
Ma sapete cosa succede quando stacchiamo al corrente elettrica? Anche se l’acqua è stata scaldata una volta, farla tornare ad essere fredda non fa che creare e generare nuovi batteri ed infezioni. Questo può perciò creare una situazione nel quale i normali filtri e il ciclo di riscaldamento – una volta riaccesa – non saranno in grado di eliminare qualsiasi batterio rimasto.
Un consiglio quindi sta nel rimuovere l’acqua rimasta nella caldaia una volta che questa viene spenta, oppure usare invece una caldaia istantanea – magari basata su Gas o Metano – così da avere l’acqua calda necessaria senza però correre un rischio igienico.
- Sensori, allarmi ed altri accessori di questa serie
Infine, anche se magari i sistemi in sé sono separati, staccare i sensori dalla corrente elettrica non è mai una buona idea. Ad esempio, se avete un impianto antincendio, rimuovere l’elettricità ai sensori montati nelle altre stanze può ridurre l’efficacia del sistema – o causare anche un falso allarme visto che i sensori non sono connessi.
L’idea generale è quella di consultare sempre il modello in uso e come funziona e si comporta in base ai sensori montati in giro per l’abitazione o l’ufficio. Altri sensori tendono ad essere connessi a sistemi che riportano la pressione dell’acqua o segnalano la qualità dell’aria, ed in mancanza di queste informazioni, certi sistemi hanno dei problemi a funzionare come si deve.